
Apnee Notturne: Disturbi e conseguenze
Da riviste scientifiche e non, leggiamo continuamente di nuove malattie strettamente correlate ai disturbi respiratori del sonno. Sembra che nessun organo del corpo umano non è influenzato dalla ipossia notturna intermittente.
La parola "apnea" deriva dal significato greco "senza respiro".
Per apnea del sonno (OSA) s'intende una temporanea interruzione della respirazione causata dalla chiusura delle vie aeree della faringe, della durata di almeno 10 secondi anche se può superare 1 minuto, continuando fino ad oltre 100 volte in un'ora (AHI).
I disturbi, spesso, hanno origine molti anni prima, normalmente con un forte russare che disturba chi dorme accanto. L'interessato può, per molti anni, non avere alcuna percezione di apnea o russamento, che è uno dei più comuni motivi di separazione.
Ma non sarebbe meglio andare dal medico piuttosto che dall'avvocato!
Il sonno svolge normalmente una funzione rigenerante per il cervello rigenerante: di notte ricarichiamo "le batterie del cervello", un po' come facciamo con telefoni e tablet. Quando il numero di apnee aumenta, la funzione riparatrice è ridotta e il cervello ne subisce le conseguenze. La notte diventa tormentata da frequenti incubi, risvegli, soffocamento, palpitazioni e stanchezza mentale.
Le conseguenze diurne possono essere mal di testa, perdita di concentrazione e memoria recente, depressione, irritabilità, perdita della libido e talvolta impotenza.
Ma la maggior complicazione è la forte sonnolenza diurna con grave rischio di incidenti per caduta, addormentamento al volante o sul posto di lavoro.
Pensiamo a chi lavora su impalcature o quelli che si addormentano in una riunione di lavoro, al telefono o durante i rapporti sessuali.
Le apnee possono verificarsi anche nei bambini causando la compromissione del rendimento scolastico, il ritardo della crescita, sviluppo neuro-cognitivo anormale e paradossale iperattività. Ma il peggio deve ancora venire. Quando le apnee durano più di 20-30 secondi causano una diminuzione dell'ossigeno nel sangue (desaturazione dell'ossigeno) proporzionale alla durata degli episodi.
L' interruzione dell'ossigenazione nel sangue, e di conseguenza al cervello e agli altri organi vitali crea gravi conseguenze: il 60% dei soggetti con OSA che hanno avuto un ictus più di una volta, anzi quasi il 100% subisce le recidive.
Ma i guai non finiscono qui, anche il cuore continua a soffrire: il 50-70% dei soggetti con OSA ha la pressione alta che spesso non risponde alla tradizionale terapia, il 50% dei pazienti può avere un’ origine di aritmia respiratoria e il 30% può avere un infarto miocardico acuto.
I più sfortunati sono soggetti a queste condizioni tutte insieme!
Se aggiungiamo la possibilità di sviluppare insufficienza cardiaca e l'alto rischio di morte improvvisa durante il sonno, la condizione fisica derivante dalle apnee notturne non trattate è simile ad un bollettino di guerra!
E non è ancora finita...
L'ipossia durante il sonno a causa dell'intolleranza all'insulino-resistenza glicidolo (pre-diabete) e conclamato diabete, aumenta i trigliceridi, il colesterolo e l'obesità, aggravando la terribile sindrome metabolica (iperglicemia, ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, ipertensione) che ha una prevalenza dell' 80% in persone affette da apnee notturne (OSA) e rappresenta un rischio molto elevato di eventi cardiovascolari o morte. Come un cane che si morde la coda, con il peggioramento dell'obesità e dei problemi metabolici, grasso in eccesso nel collo e nell'addome, aumenta di conseguenza il numero di apnee e quindi la gravità del quadro clinico.

Spesso l'obesità infantile può essere la causa dell'apnea notturna. Insomma, una vera tragedia! Ma c'è un pericolo più serio che incombe sulle persone affette da OSA: il medico che non conosce la sindrome delle apnee notturne!
C'è il rischio reale che i soggetti con OSA siano trattati da specialisti per singoli eventi o complicanze piuttosto che per malattia apnoica.
Ad esempio, una persona con OSA è probabile che abbia un'aritmia e viene trattato con un impianto pacemaker quando in realtà necessita solo di un ventilatore CPAP.
O una persona con ictus da OSA che, se non trattato, porta ad alto rischio di recidiva. O anche persone con pressione alta o diabete costretti a prendere molti farmaci senza un miglioramento!
Invece il trattamento CPAP dopo la prima notte può ridurre la pressione sanguigna di 10 mmHg e glicemia 10 g/dL.
E' noto l'aumento del rischio complessivo di cancro nell'OSA e la gravità dell'OSA predice in modo indipendente l'aggressività delle neoplasie cutanee (melanoma). Inoltre,recenti pubblicazioni hanno evidenziato causa effetto, la relazione OSA con dolore cronico. Il dolore provoca la frammentazione del sonno e la scarsa qualità del sonno peggiora la risposta al dolore.
Inoltre, il tipo di oppioide contenuto nei farmaci analgesici usati possono causare o esacerbare la malattia apnoica.
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