Perché fare la polisonnografia



Molti studi condotti negli ultimi anni hanno dimostrato come la privazione di sonno o un tempo ridotto di sonno determinano conseguenze a livello sia fisico che psichico.
Bisogna inoltre considerare la qualità del sonno. Indicatori della qualità del sonno sono la durata del sonno profondo, la continuità del sonno stesso espresso dal numero di risvegli e micro risvegli spesso incoscienti.
La frammentazione del sonno dovuta a risvegli con necessità di urinare durante la notte e microrisvegli (sensazione improvvisa di soffocamento durante il sonno), e la ridotta saturazione di ossigeno causata da ipoapnee o apnee ostruttive ( interruzioni parziali o totali del flusso respiratorio nelle prime vie aeree), contribuiscono a determinare l’eccessiva sonnolenza diurna con la conseguente riduzione della qualità di vita.

In generale, la qualità della vita è influenzata negativamente da un sonno non ristoratore, dalla sonnolenza e dalla stanchezza.

La sonnolenza è più evidente durante le situazioni di relax o di inattività. In caso di eccessiva sonnolenza, l’addormentamento può verificarsi, nelle forme più severe, anche in condizioni decisamente inappropriate come durante una conversazione, mentre si consuma un pasto o mentre si è alla guida di autoveicoli.

Le persone con apnee ostruttive nel sonno sono maggiormente esposte ad un maggior rischio di incidenti stradali, domestici ed in ambito lavorativo e, non meno importante, ad uno scadimento delle funzioni psicosociali con ripercussioni sulla qualità della vita compresa quella coniugale.

Le apnee nel sonno comportano conseguenze cardiovascolari come le fluttuazioni ripetute della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca, oltre che ad alterazioni della circolazione cerebrale e coronarica. Inoltre, è sempre più dimostrato come la sindrome delle apnee notturne nel sonno (OSA) favorisca sia lo sviluppo del diabete, sia le alterazioni del metabolismo dei grassi con conseguente accumulo anomalo di alcuni grassi (trigliceridi) nelle cellule epatiche, che comporta affaticamento o leggero malessere addominale.

Conseguenze cardiovascolari croniche dell’OSA sono l’ipertensione arteriosa, la fibrillazione atriale, l’insufficienza cardiaca cronica, l’aterosclerosi, la coronaropatia, l’ictus.





Come capire se si soffre di apnee notturne

Per scoprire se durante il sonno abbiamo le apnee notturne è necessario eseguire un esame polisonnografico o una poligrafia notturna