Le Apnee Notturne in età pediatrica: come riconoscerle e quando intervenire

Le Apnee Notturne in età pediatrica: come riconoscerle e quando intervenire

Le Apnee Notturne in età pediatrica: segnali, diagnosi e trattamento. Pediatra e Otorinolaringoiatra valutano insieme?

Il russamento persistente nei bambini non è sempre innocuo. Potrebbe essere un segnale di apnee ostruttive del sonno, una condizione che impatta salute e sviluppo. Scopri come riconoscere i sintomi, l'iter diagnostico e l'importanza della collaborazione tra pediatra e otorinolaringoiatra per una gestione efficace.

Il sonno è fondamentale per la crescita e lo sviluppo dei bambini, sia a livello fisico che cognitivo. Quando il sonno viene interrotto da disturbi respiratori, come le Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS), le conseguenze possono essere significative e a lungo termine. A differenza degli adulti, dove il sintomo principale è spesso la sonnolenza diurna, nei bambini le OSAS possono manifestarsi in modi meno evidenti, rendendo la diagnosi più complessa ma non meno urgente.

Cosa sono le Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS) in età pediatrica?

Le OSAS pediatriche sono caratterizzate da episodi ricorrenti di ostruzione parziale o completa delle vie aeree superiori durante il sonno, che portano a interruzioni del respiro (apnee) o a una riduzione significativa del flusso d'aria (ipoapnee). Queste interruzioni causano cali di ossigeno nel sangue e frammentazione del sonno, con risvegli parziali che il bambino spesso non ricorda.

La causa più comune nei bambini è l'ipertrofia adenoidea e/o tonsillare (ingrossamento di tonsille e adenoidi), che riduce lo spazio per il passaggio dell'aria nella gola. Altri fattori di rischio includono obesità, anomalie cranio-facciali e malattie neuromuscolari.

Segnali di Allarme: Cosa osservare nei bambini 🚨

I sintomi delle OSAS pediatriche possono essere distinti in notturni e diurni.

Sintomi Notturni:

  • Russamento abituale e forte: il più comune e significativo. Non tutti i bambini che russano hanno OSAS, ma il russamento persistente (ogni notte, per la maggior parte della notte) è un forte indicatore.
  • Pause respiratorie (apnee): il bambino smette di respirare per alcuni secondi, seguite spesso da un forte sospiro o da un movimento improvviso.
  • Respiro rumoroso, affannoso o sibilante durante il sonno.
  • Sforzo respiratorio: il bambino sembra faticare a respirare, con movimenti evidenti del torace e dell'addome.
  • Sonno agitato: il bambino si muove molto, assume posizioni inusuali (es. iperestensione del collo), suda eccessivamente.
  • Enuresi notturna (pipì a letto): può essere un sintomo nei bambini più grandi.

Sintomi Diurni:

  • Sonno non ristoratore: il bambino è stanco, irritabile o apatico durante il giorno.
  • Difficoltà di apprendimento e problemi comportamentali: deficit di attenzione, iperattività, difficoltà di concentrazione a scuola.
  • Crescita rallentata: in casi severi, la frammentazione del sonno può influenzare la produzione dell'ormone della crescita.
  • Mal di testa al mattino.
  • Respirazione orale persistente (bocca aperta di giorno e di notte).

La Diagnosi: Un Percorso Multi-Specialistico

La diagnosi delle OSAS pediatriche non si basa solo sull'osservazione dei genitori, ma richiede un'indagine approfondita.

  • Anamnesi  Esame Obiettivo: Il pediatra raccoglie informazioni dettagliate sui sintomi del sonno e diurni, valuta la crescita e lo sviluppo del bambino. L'otorinolaringoiatra esegue un esame approfondito delle vie aeree superiori (naso, faringe, laringe), valutando le dimensioni di tonsille e adenoidi (spesso con fibroscopia).
  • Pneumologia Pediatrica: In alcuni casi, o per la valutazione di malattie respiratorie associate, può essere coinvolto il pneumologo pediatra.
  • Monitoraggio del Sonno: L'esame diagnostico di riferimento è la Polisonnografia (PSG). Questo esame registra vari parametri durante il sonno (attività cerebrale, movimenti oculari, tono muscolare, flusso d'aria, movimenti respiratori del torace e dell'addome, ossigenazione del sangue, frequenza cardiaca) per quantificare la gravità del disturbo. In alcuni contesti può essere utilizzato un monitoraggio cardiorespiratorio semplificato (flusso d'aria, movimenti respiratori del torace e dell'addome, posizione, ossigenazione del sangue, frequenza cardiaca).
  • Altre indagini: A seconda dei casi, possono essere richieste indagini radiologiche o altre consulenze specialistiche.

Il Trattamento: Collaborazione tra Pediatra e Otorinolaringoiatra è la Chiave

Una volta diagnosticata la OSAS, la scelta del trattamento dipende dalla causa sottostante e dalla gravità. La stretta collaborazione tra pediatra e otorinolaringoiatra è fondamentale per garantire un approccio completo e personalizzato.

  • Adeno-tonsillectomia: In presenza di ipertrofia adenoidea e/o tonsillare significativa, l'intervento chirurgico di rimozione di adenoidi e/o tonsille è il trattamento di prima linea e spesso risolutivo.
  • Controllo del Peso: Nei bambini sovrappeso o obesi, la perdita di peso è un elemento cruciale della terapia.
  • Terapia farmacologica: In alcuni casi, steroidi nasali o anti-leucotrieni possono essere utilizzati per ridurre l'infiammazione e le dimensioni di tonsille e adenoidi, specialmente nei casi lievi o in attesa di intervento.
  • Terapia con CPAP (Continuous Positive Airway Pressure): In casi selezionati, specialmente in presenza di anomalie cranio-facciali o in bambini con OSAS persistente dopo chirurgia, può essere considerata la ventilazione a pressione positiva continua (CPAP), simile a quella usata negli adulti.
  • Monitoraggio: Dopo il trattamento, è essenziale un follow-up con entrambi gli specialisti per assicurarsi della risoluzione dei sintomi e delle eventuali complicanze.

La collaborazione tra Pediatra e Otorinolaringoiatra è quindi indispensabile. Il pediatra, con la sua visione olistica dello sviluppo del bambino, è spesso il primo a cogliere i segnali e a indirizzare la famiglia. L'otorinolaringoiatra, con la sua expertise nelle vie aeree superiori, è cruciale per la diagnosi e il trattamento chirurgico o medico specifico. Solo un lavoro di squadra può garantire il miglior percorso diagnostico-terapeutico e un futuro sereno per il bambino.

Le informazioni contenute in questo articolo sono basate su linee guida e consenso scientifico in ambito pediatrico e otorinolaringoiatrico.

Si consiglia sempre di consultare il proprio medico per una diagnosi e un piano di trattamento personalizzati.

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